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Queste sono le domande più frequenti  riguardo le opere detraibili in fase di ristrutturazione di un immobile, trova l'argomento di tuo interesse e chiedi chiarimenti ai nostri esperti indicando il codice della domanda nel form a fondo pagina.

 

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  • Mia moglie è proprietaria al 100% di un appartamento in condominio al mare. Da alcuni anni si fanno interventi di recupero del patrimonio edilizio (ex 36 per cento) e tutti gli anni l’amministratore rilascia la relativa certificazione, con la quota di competenza di mia moglie. Fino al 2013 mia moglie aveva regolare reddito e ha sempre detratto annualmente le quote. Ora che nel 2014 non ha avuto più reddito, posso io, come coniuge, detrarre i decimi degli anni che restano, dato che mia moglie è fiscalmente a mio carico? Cod. 5
  • Io e mia moglie, comproprietari dell’ appartamento in cui viviamo, abbiamo portato in detrazione al 50% tutte le spese di ristrutturazione e conseguente acquisto di mobili effettuate nel 2014. Ci siamo fatti cointestare tutte le fatture anche per le spese dei mobili. Il Caf di mia moglie contesta il pagamento fatto con carta di credito, in quanto la stessa è intestata solo a me, anche se è collegata al conto corrente cointestato con lei. Nonostante abbia presentato l’estratto conto della carta di credito, dal quale si evincono i dati del conto corrente cointestato a cui è collegata, nonché l’addebito sulla carta stessa, il Caf ritiene che non si possa detrarre la quota parte di mia moglie. Il problema è che la fattura del mobiliere è cointestata, altrimenti risolverei il problema portandola solo io in detrazione al 100 per cento. Che cosa possiamo fare? Cod. 9
  • Una famiglia, composta dai coniugi ed un figlio convivente, intende eseguire dei lavori di ristrutturazione sulla seconda casa, concessa in affitto. Poiché i due coniugi non hanno capienza Irpef e, quindi non possono beneficiare delle agevolazioni fiscali (del 50% o del 65%), possono fare eseguire i lavori a nome del figlio, con i relativi bonifici e le relative fatture a suo nome? Cod. 10
  • Mia moglie, con la quale sono in comunione di beni, è proprietaria esclusiva dell’abitazione in cui viviamo. Sta acquistando un box pertinenziale che seguirà la medesima intestazione. Non avendo lei capienza reddituale, domando se posso fruire del bonus fiscale del 50%, naturalmente effettuando io il bonifico dal mio conto. Cod. 21
  • Dal 2010 al 2012 abbiamo ristrutturato l’appartamento di proprietà di mia moglie; le spese sono state pagate dal conto corrente a lei intestato, indicando nel bonifico anche il mio codice fiscale; le fatture sono state cointestate ad entrambi. Nel 2011, nel presentare il modello 730 congiunto, le spese di ristrutturazione dell’immobile sono state attribuite, inizialmente, a mia moglie. Mia moglie quest’anno non ha maturato Irpef. La mia domanda è: nel 2016 posso portare in detrazione i costi sostenuti da mia moglie, inserendoli nella mia dichiarazione, dato che il mio nome risulta sia nelle fatture emesse che nei bonifici effettuati? Cod. 26
  • L’anno scorso ho fatto eseguire lavori di ristrutturazione in un appartamento vuoto, non locato, di cui mia moglie, con me convivente, era usufruttuaria. La tipologia dei lavori era tra quelli previsti per l’agevolazione fiscale decennale. La spesa è stata tutta a mio carico, fatturata a mio nome, e pagata con lo speciale bonifico bancario come indicato dall’agenzia delle Entrate. La prima rata è stata inserita nella mia dichiarazione Irpef 2015. Purtroppo, quest’anno mia moglie è mancata e l’usufrutto si è riunito alla nuda proprietà in capo a mia figlia, che ha concesso l’appartamento a una terza persona con contratto di comodato d’uso, senza limiti di tempo. Vorrei sapere se l’agevolazione fiscale per gli anni futuri è ancora valida per me e se posso passarla a mia figlia. Cod. 31
  • Mia figlia mi aveva concesso in comodato (registrato) un appartamento, seconda casa, prima di iniziare un’importante ristrutturazione – compreso il frazionamento in due unità – che non era in grado di affrontare economicamente e le cui spese ho portato in detrazione fiscale per tre anni. L’anno scorso mi ha chiesto di rientrare in possesso dei due appartamentini, di cui uno usato come punto d’appoggio in città e l’altro affittato. Può, a questo punto, mia figlia detrarsi fiscalmente le rimanenti annualità, come è previsto per chi subentra nella proprietà con l’acquisto o la donazione, considerando che io posso fruire in minima parte delle detrazioni per sopravvenuta “incapienza”? Da notare che il recesso del comodato è avvenuto senza comunicazione al registro perché non prevista. Tuttavia, dall’anno scorso, le utenze di uno dei due appartamenti sono intestate a lei. Cod. 34
  • Due coniugi hanno recentemente posto in atto intervento di ristrutturazione edilizia. Per questioni di capienza di imposta vorrebbero ripartire tra loro i costi dell’intervento, fruendo quindi della detrazione fiscale del 50%. L’immobile interessato dall’iniziativa è di recente acquisizione ed è di proprietà di un solo coniuge (al 100%). Quest’ultimo vi ha trasferito la residenza e contestualmente al nuovo acquisto, ha ceduto il vecchio immobile (anch’esso di sua esclusiva proprietà) al marito, il quale vi ha mantenuto la residenza (nel vecchio immobile entrambi i coniugi avevano fin da prima la residenza anagrafica). Si chiede se in questa situazione sussiste, dal punto di vista fiscale, il requisito della “convivenza”. Cod. 38
  • Nel caso di un proprietario al 50% di un’abitazione adibita a prima casa, e oggetto di lavori di manutenzione straordinaria (con detrazione del 50 per cento), e contestuale acquisto di mobili per un importo di 3.000 euro, può il coniuge convivente, non proprietario dell’immobile, effettuare a proprio nome ulteriori acquisti di mobili e fruire della detrazione “bonus mobili”, nel rispetto del limite della soglia onnicomprensiva di 10.000 euro? Si precisa che sia la Cil (comunicazione inizio lavori) che il bonifico per la ristrutturazione sono intestati esclusivamente al coniuge proprietario. Cod. 40
  • Ho intenzione di fruire della detrazione del 50% per un intervento di manutenzione straordinaria sull’abitazione dove convivo con il mio fidanzato, che è proprietario dell’immobile al 100 per cento. Avendo già lì la residenza, ho anche provveduto a registrare un contratto di comodato d’uso prima dell’inizio dei lavori. Nel caso di fattura cointestata, se nel bonifico indico solo il mio codice fiscale, come beneficiaria della detrazione, posso avere la detrazione al 100 per cento, annotando in fattura di avere sostenuto interamente la spesa? Cod. 44
  • Abbiamo effettuato la ristrutturazione edilizia nella nostra abitazione nel 2014, con l’agevolazione fiscale del 50 per cento, condividendo il beneficio fiscale tra marito e moglie in dichiarazione dei redditi. Vorremmo fare installare per la prima volta, nella stessa unità abitativa, due condizionatori a pompa di calore (di classe A+, fissi a parete), uno per ciascuna delle due camere da letto. Riteniamo che si possa beneficiare del bonus mobili, realizzando la relativa spesa entro il 31 dicembre 2015, sia sul valore degli apparecchi che sulla manodopera e il trasporto. È così? In caso di risposta affermativa, la detrazione può essere goduta soltanto dal marito, facendo fatturare solo a lui e indicando, nel bonifico dedicato per ristrutturazioni, solo il suo codice fiscale come ordinante? Cod. 46
  • Lo stabile nel quale, in comproprietà con mia moglie, possiedo un appartamento è interessato da lavori condominiali di manutenzione straordinaria, che inizieranno entro il 2015 e termineranno nel 2017. L’amministratore ha predisposto un piano di pagamento per i condòmini e verso l’impresa, articolato in tre anni. Considerato che io solo sosterrò il costo dei lavori (mia moglie, con me convivente e pensionata, non paga Irpef), chiedo se, pagando da solo – e anticipatamente in unica soluzione – entro il 31 dicembre 2015, l’intera quota a carico dell’appartamento, potrò indicare già nel mio 730/2016 la detrazione del 50% dell’intero importo pagato (comprendente sia i lavori eseguiti nel 2015 che quelli successivi). Infine, chiedo quali dati dovrò riportare nel bonifico che farò a favore del condominio, se potrò utilizzare un conto corrente cointestato con mia moglie o dovrò usare un conto intestato solo a me. Cod. 54
  • L’agenzia delle Entrate, nella relativa guida, stabilisce che in caso di cessione (anche gratuita) di un immobile “ristrutturato” i crediti Irpef non ancora goduti dal venditore si trasferiscono automaticamente all’acquirente salvo espressa pattuizione contraria. Nello specifico, ho recentemente donato a mia madre il solo usufrutto di un appartamento su cui ho effettuato lavori di manutenzione straordinaria, dei quali non ho ancora goduto dell’intero credito Irpef (mancano ancora 5 rate annuali). In questo caso, non avendo indicato nell’atto di donazione alcuna pattuizione contraria, il credito Irpef si trasferisce automaticamente a mia madre? Cod. 57
  • Nella dichiarazione dei redditi io e mia moglie, con dichiarazione congiunta, abbiamo portato in detrazione le spese per una manutenzione straordinaria del bagno. Premesso che il conto corrente è cointestato, i bonifici ai vari fornitori sono partiti tutti a nome mio (con indicazione del mio codice fiscale), alcune fatture dei fornitori sono intestate solo a me con indicazione del mio codice fiscale mentre altre fatture dei fornitori sono cointestate a me e a mia moglie (con indicazione di entrambi i codici fiscali), il Caf al quale ci siamo rivolti ha attribuito le detrazioni al 50% a me e al 50% a mia moglie. Vorrei sapere se è stato corretto l’operato del Caf. Cod. 58
  • Mio figlio e la sua ragazza, hanno acquistato una casa che verrà ristrutturata. Possono i genitori , che pagheranno i lavori, beneficiare delle detrazioni fiscali ? Cod. 68
  • Ho acquistato una casa che vorrei ristrutturare beneficiando delle detrazioni Irpef del 50% e 65%. La detrazione non trova capienza d’imposta e, per tale motivo, vorrei estendere il beneficio anche alla mia compagna con la quale convivo non sull’immobile oggetto di ristrutturazione, ma nell’appartamento in locazione, ove risiedo in attesa della fine dei lavori. Può la mia compagna beneficiare delle detrazioni fiscali? Cod. 69
  • Un padre acquista per la figlia, a suo carico perché priva di reddito e residente nella casa paterna, un appartamento. Sostiene le spese di ristrutturazione e l’acquisto dei mobili, pagando dal proprio conto corrente. Alla fine dei lavori, la figlia prende la residenza nel nuovo appartamento. Può il padre chiedere nella propria dichiarazione dei redditi le detrazioni per le spese sostenute? Cod. 70
  • La moglie ha la nuda proprietà di un immobile abitato dall’usufruttuario. Il marito paga i lavori di ristrutturazione dell’immobile in oggetto, in quanto la moglie è a suo carico e non ha redditi. Può il marito, convivente, fruire totalmente delle detrazioni, pur non avendo alcun titolo di proprietà sull’immobile? Cod. 71
  • Nel caso di ristrutturazione di 2 immobili, uno intestato ai genitori, l’altro al figlio, può il padre detrarre anche le spese sostenute sull’appartamento del figlio? Cod. 72
  • Un contribuente ha eseguito spese di ristrutturazione con detrazione del 50 % e 65%. Successivamente cede alla figlia la nuda proprietà, dopodiché muore. Poiché non vi è una vera successione, le detrazioni passano alla figlia che era nuda proprietaria? Lo stesso contribuente era contitolare al 50%, con il coniuge, dell’usufrutto di un appartamento con spese di ristrutturazione (nuda proprietaria è la figlia). Nell’atto di costituzione dell’usufrutto è previsto che, al decesso di uno dei due coniugi, l’usufrutto passi all’altro. Al decesso del contribuente, il coniuge sopravvissuto può detrarre le spese di ristrutturazione sostenute dal coniuge deceduto? Cod. 73
  • La moglie è proprietaria al 100% di un immobile (seconda casa) e sta sostenendo delle spese di ristrutturazione: le fatture e autorizzazioni sono a lei intestate, i pagamenti sono effettuati dal conto corrente del marito, sul quale lei ha la delega. La signora è totalmente a carico del marito. Il marito può usufruire della detrazione fiscale per le spese di ristrutturazioni? Cod. 74
  • Nel 2013 sono diventata comproprietaria, con il mio compagno, di un immobile sul quale è stata successivamente aperta una Scia per ristrutturazione, intestata al mio compagno. Volendo fruire del bonus del 50 per cento, il mio compagno ha effettuato i bonifici. A partire da quest’anno, vorrei iniziare a pagare io alcune spese sulle quali è possibile fruire del 50 per cento. È corretto che io, proprietaria ma non intestataria della Scia, possa fruire della detrazione? Cod. 75
  • Un genitore ottiene il permesso a costruire per un edificio mediante ristrutturazione edilizia, che prevede la demolizione e ricostruzione del vecchio edificio con sagoma e volumetria identica. Per motivi economici, l’edificio rimane incompiuto e il permesso scade. Successivamente, il padre cede al figlio, con atto notarile, un piano dell’edificio. Ora il figlio intende completare l’opera, che era rimasta sprovvista di tutte le rifiniture e degli impianti. Può beneficiare delle detrazioni fiscali inerenti ai lavori di completamento dell’opera? Cod. 76
  • Sono proprietaria di 2/3 di un appartamento da affittare e mia cognata è proprietaria di 1/3. L’appartamento deve essere ristrutturato. Tutte le spese di ristrutturazione saranno interamente da me sostenute, con fatture a me intestate, pagate con bonifico bancario. Avrò diritto alla detrazione per la ristrutturazione integralmente o nella misura di 2/3? Cod. 77
  • I miei genitori, in sede di divorzio, hanno deciso di destinare il loro patrimonio immobiliare e diventerò nudo proprietario del loro appartamento. La sentenza definitiva, che mi permetta tramite rogito notarile di diventare nudo proprietario, non è ancora arrivata. Volendo accedere alle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione, chiedo se l’atto presentato in tribunale per la richiesta di divorzio possa essere considerato un preliminare di vendita (compromesso), visto che è un atto registrato. Cod.78
  • Sono comproprietaria, con mio fratello e mia madre, di una casa singola. Noi viviamo altrove. La casa è fiscalmente dichiarata da mia madre al 100% in quanto titolare del diritto di abitazione. Prossimamente dovremmo rifare il tetto ed il cappotto esterno. Vorrei sapere se rientriamo nella casistica di condominio minimo; se parte delle spese possiamo detrarle anche noi figli, visto che faremo alcuni bonifici. Cod. 79
  • Mio figlio è stato unico residente in un appartamento di mia proprietà fino a ottobre 2014, fruendo di un contratto di comodato d’uso gratuito registrato. A novembre 2014 io ho ripreso la residenza, il contratto di comodato è stato disdetto e mio figlio si è trasferito in un’altra città. Può continuare mio figlio a scontare le restanti rate delle detrazioni, pur non essendo più comodatario? Cod. 80
  • Alla morte di mio padre, ho ereditato la nuda proprietà e i 2/3 di usufrutto di una palazzina composta da tre appartamentini. Uno è occupato da mia madre, che detiene il rimanente 1/3 di usufrutto, oltre al diritto di abitazione. Gli altri due appartamenti sono affittati a canone concordato. Nel 2014 sono stato fatti lavori di ordinaria manutenzione dell’impianto di riscaldamento comune alle tre abitazioni. Non ho mai chiesto il codice fiscale del condominio. Le spese sono state sostenute da mio marito, convivente, con fattura e bonifico a suo nome. Noi viviamo in un’altra zona della città. Chiedo se mio marito può fruire dell’agevolazione del 50% e in che misura. Cod. 81
  • Mia moglie sta effettuando un intervento di ristrutturazione di una casa di sua proprietà, sita in località di villeggiatura. I lavori sono iniziati nel maggio 2011 e ora sono in fase di ultimazione. Considerato che mia moglie ha raggiunto l’importo massimo di detrazione, ma c’è ancora margine di detraibilità, chiedo se posso recuperare i bonus fiscali dalla mia dichiarazione dei redditi, in qualità di coniuge convivente. In altre parole, è possibile per me fruire di bonus per lavori eseguiti su una seconda casa di proprietà di mia moglie? Cod. 126
  • Ho dato inizio ai lavori di ristrutturazione di un fabbricato di civile abitazione, di cui sono proprietario unico, a marzo 2014, quando non ero convivente con mia moglie: trattandosi di un intervento di recupero del patrimonio edilizio, fruisco della detrazione d’imposta del 50 per cento. Ora intendo appaltare i lavori di sostituzione dell’impianto di riscaldamento a una ditta specializzata nel settore, e posare nuovi infissi esterni per il risparmio energetico dell’edificio. Poiché da aprile 2015, a seguito del trasferimento della mia residenza, risulto convivente con mia moglie, pongo il seguente quesito: mia moglie avrà diritto di beneficiare della detrazione d’imposta del 65% se sosterrà le spese, documentate da fatture e bonifici a lei intestati, relative ai citati interventi di riqualificazione energetica del fabbricato? Sarà necessario produrre ulteriore documentazione, trattandosi di lavori già abilitati da un unico provvedimento urbanistico e iniziati a marzo 2014? Cod. 127
  • Mia sorella e io abbiamo iniziato a ristrutturare un fabbricato composto da due appartamenti. Il fabbricato è a proprietà indivisa, mia e di mia sorella. In altre parole, non solo il tetto e il cortile sono parte comune del fabbricato, ma anche i due appartamenti. Bisogna seguire le recenti interpretazioni sul condominio minimo (richiesta del codice fiscale, intestazione delle fatture al condominio eccetera). Noi, però, ristrutturiamo gli appartamenti ognuno per conto suo, siccome sappiamo già chi prenderà un appartamento e chi l’altro, anche se la divisione verrà fatta dopo la conclusione dei lavori. Secondo la risoluzione 74/E/2014 dell’agenzia delle Entrate, tutti i costi, anche quelli sostenuti per i singoli appartamenti, dovrebbero essere ripartiti tra me e mia sorella al 50 per cento: sarebbe ammissibile una dichiarazione, firmata da me e mia sorella, con la quale ci sia accorda per portare in detrazione i costi effettivamente sostenuti al 100 per cento, ognuno per il proprio alloggio? Cod. 129
  • Un soggetto era proprietario al 50% dell’appartamento adibito a residenza familiare. A seguito della morte della madre, e alla rinuncia all’eredità da parte del coniuge superstite, è poi diventato proprietario al 100 per cento. In capo a questo soggetto, si conserva il diritto di scaricare fiscalmente nel tempo il residuo ammontare delle spese a suo tempo sostenute per il rifacimento della facciata condominiale, anche se sull’immobile citato vi è riserva a favore del coniuge, ex secondo comma dell’articolo 540 del Codice civile? Cod. 132
  • Nell’appartamento in montagna (seconda casa), di proprietà al 100% di mio papà, ultranovantenne, stiamo cambiando gli infissi. Se dovesse mancare mio papà, conituneranno gli eredi a detrarre le annualità residue? Cod. 132
  • Ho ristrutturato una seconda casa e ho fatto intestare le fatture a me e a mia mamma, entrambi proprietari. Ho effettuato i bonifici prelevando le somme dal conto cointestato, indicando entrambi i nostri codici fiscali. Successivamente, mi sono reso conto che mia mamma ha poca “capienza” Irpef e quindi non può recuperare integralmente lo sconto del 50 per cento. In questa situazione, allo scopo di recuperare il credito, posso detrarre tutto l’importo io? Diversamente, che cosa si potrebbe fare? Cod. 142
  • Mia madre è una pensionata, vive da sola e percepisce un reddito da pensione di circa 7.400 euro, con una imposta lorda di circa 1.700 Euro. In sostanza, la rata di pensione mensile ammonta a circa 500 euro netti. Durante l’anno, mia mamma ha sostenuto una serie di spese Potrà detrarle dal reddito? Cod. 145
  • Una coppia di coniugi, A e B, vive nella casa di proprietà (al 100 per cento) di A. Il coniuge B è proprietario (a sua volta al 100 per cento) di un appartamento nel quale sono stati effettuati lavori di ristrutturazione detraibili al 50 per cento, alle cui spese ha contribuito anche il coniuge A (convivente). Ora in quell’appartamento dovrebbero andare a vivere i genitori del coniuge B. Si tratterebbe di un comodato d’uso gratuito (con accordo verbale). Il coniuge A, che ha partecipato in parte alle spese, perde la detrazione da quando i genitori di B vanno a vivere nell’appartamento, o può continuare a detrarre dal 730 tali spese? Cod. 149
  • Sto ristrutturando il tetto della mia abitazione, che è composta, al primo piano, da un appartamento, di cui sono pieno proprietario, al secondo piano da un altro appartamento, di cui ho la sola nuda proprietà, mentre l’usufrutto è di mia suocera. Dovendo ristrutturare anche il tetto, per fruire del recupero fiscale previsto, devo costituire un condominio minimo o posso sostenere tutte le spese io e fruire individualmente dei benefici fiscali? Cod. 167
  • La figlia, proprietaria di un appartamento affittato, vorrebbe concederlo in comodato gratuito ai genitori, per consentire loro di recuperare le “agevolazioni ristrutturazione” sui lavori che si dovranno fare nell’appartamento, in considerazione del fatto che lei non ha Irpef da pagare, ma solo imposte sostitutive per affitto con cedolare secca e per reddito da attività in regime dei minimi. È possibile fare un contratto di comodato gratuito su un immobile già affittato a terzi? Cod. 175
  • Vorrei sapere se spetta al nudo proprietario, che sostiene la spesa, o all’usufruttuario, di un appartamento in un condominio la detrazione fiscale per il rifacimento della facciata. Cod. 181
  • Un soggetto esegue un intervento finalizzato al risparmio energetico su un immobile locato a terzi, di proprietà in via esclusiva della moglie. Il pagamento dell’intervento viene eseguito dal marito convivente utilizzando un conto cointestato. Può quest’ultimo godere della detrazione? Non è chiaro se la convivenza debba esplicarsi necessariamente nell’immobile oggetto di intervento agevolativo od anche, come in questo caso, in un altro immobile. Va inoltre precisato che la moglie proprietaria dell’immobile non può considerarsi a carico del marito convivente che esegue i lavori. Cod. 183
  • Su fabbricato di civile abitazione di mia proprietà (non prima casa) ho effettuato nel 2015 dei lavori di ristrutturazione (detrazione fiscale del 50%) e risparmio energetico (detrazione fiscale del 65%). Questi lavori non sono ancora conclusi; saranno ripresi probabilmente fra due anni. Visto che su questo immobile andrà ad abitare mio figlio, spostandovi la residenza, posso effettuare un atto di donazione, riservandomi le detrazioni future, in quanto mio figlio non avrebbe beneficio fiscale? Cod. 187
  • Nel 2014 ho eseguito lavori di straordinaria manutenzione nella prima casa, intestata a mia moglie, pagati da me con regolare bonifico bancario. Gradirei sapere fino a quando posso acquistare una lavastoviglie A++ per fruire del bonus mobili. Cod. 188
  • Ho acquistato un appartamento in uno stabile di nuova costruzione, con proprietà al 95% a nostra figlia di 18 anni e al 5% a noi genitori. Stiamo per acquistare anche un box pertinenziale, seguendo le dettagliate istruzioni dell’agenzia delle Entrate (l’Agenzia informa, aprile 2015). La domanda è: indipendentemente dal possesso dell’immobile, conta chi effettua il bonifico (cioè noi genitori) per la validità delle detrazioni? Cod. 204
  • Mio padre possiede un’abitazione costituita da due piani. Al primo piano vorremmo cambiare gli infissi, fruendo delle agevolazioni dedicate al risparmio energetico degli edifici (detrazione del 65 per cento). Mio padre, però, visto il basso reddito, non ha una Irpef “capiente”, per cui perderebbe la possibilità di effettuare le detrazioni. Mi è possibile, pur abitando e risiedendo in una località differente rispetto a mio padre, ottenere in comodato gratuito da lui il primo piano dell’abitazione, in modo da accollarmi la spesa per la sostituzione e fruire delle detrazioni? Cod. 218
  • Io e mio suocero abitiamo nella stessa unità immobiliare ma abbiamo stati di famiglia diversi. Proprietario unico dell’immobile è mio suocero. Posso detrarre io le spese di ristrutturazione? Cod. 220
  • Ho acquistato un alloggio per mia figlia minorenne nell’ottobre 2012, e a breve inizierò i lavori di ristrutturazione: le spese per i lavori saranno sostenute da me. Ora, dato che mia figlia è residente/convivente con me in un altro comune, dove possiedo un’altra casa di proprietà, e non disponendo lei di redditi, posso ottenere io le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della casa di mia figlia, con fatture e bonifici a me intestati? Cod. 221
  • Sto effettuando lavori di manutenzione straordinaria della mia abitazione, composta da due appartamenti: uno di cui sono pieno proprietario, e l’altro di cui detengo la nuda proprietà. Con riferimento alle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica, vorrei capire se le detrazioni previste sono cumulabili tra loro. In altre parole posso detrarre fino a 153.846,15 euro (per interventi su parti comuni, quali isolamento del tetto e cappotto esterno), sommati a 92.307,69 euro (per interventi sul mio singolo appartamento, quali sostituzione infissi e isolamento pavimenti) e a 46.153,84 euro (per rifacimento della caldaia), per un totale di detrazioni pari a 292.307,68 euro? Oppure il tetto massimo detraibile è definito dal comma 344, ed è,cioè, pari a 153.846,15 euro? Cod. 225
  • Sono proprietario (indiviso) assieme a mio fratello di un immobile di 2 piani con lastrico solare a parziale copertura dell’edificio. Al piano terra, nello stesso immobile, c’è anche un locale adibito ad esercizio commerciale di proprietà di un terzo. Dovrò procedere a lavori di ristrutturazione, in parte relativi alla sola porzione di esclusiva proprietà (con mio fratello), quali, ad esempio, il rifacimento dell’impianto elettrico, il rifacimento di un bagno e delle tubature, e in parte comuni (impermeabilizzazione del lastrico e rifacimento della facciata). Posso fruire delle agevolazioni? Per gli interventi a beneficio anche del terzo proprietario del negozio, posso ripartire in base ai millesimi? Occorre chiedere il codice fiscale dell’immobile? Posso detrarre io tutta la spesa nel caso in cui il terzo proprietario se ne disinteressi? Come faccio a dimostrare la data certa sulla dichiarazione di inizio lavori in caso di accertamento? Cod. 230
  • L’immobile in cui vivo è composto da due unità; la prima è di proprietà della mia compagna, con la quale convivo ma non sono sposato, la seconda è di proprietà di mia madre e io ne sono nudo proprietario. Vorrei effettuare lavori edili per l’isolamento termico e beneficiare delle detrazioni del 65% ma, visto che la mia compagna è incapiente, potrei farmi concedere in comodato l’unità di cui lei è proprietaria e beneficiare per intero della detrazione? Devo per forza richiedere il codice fiscale essendo condominio minimo? Cod. 231

 

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