REGISTRATI

*

*

*

*

*

*

Esprimo il mio libero e consapevole consenso per il trattamento dei miei dati da parte di Edisis s.r.l. per le finalità e con le modalità descritte nell'informativa di cui dichiaro di aver preso atto.

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD?

*

Preventivo sopralluogo e consulenza gratuita

Queste sono le domande più frequenti riguardo le opere detraibili in fase di ristrutturazione di un immobile, trova l'argomento di tuo interesse e chiedi chiarimenti ai nostri esperti indicando il codice della domanda nel form a fondo pagina. 

Se non trovi ciò che stai cercando compila il form ponendoci il tuo quesito, l'esperto ti risponderà.

  • In un condominio, composto da due soli condòmini, sono stati effettuati dei lavori di manutenzione straordinaria sulle parti condominiali (il condominio è in possesso del codice fiscale). Per recuperare il 50% della spesa abbiamo effettuato i bonifici bancari indicando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale del condominio. Nel modello Unico 2015, nel quadro RP, sezione III, abbiamo indicato il codice fiscale del condomino; nella successiva sezione III B abbiamo indicato i dati catastali personali di ciascun immobile senza barrare la casella “condominio”. Il comportamento è corretto? Cod. 14
  • Il proprietario di un immobile con due appartamenti effettua dei lavori, al termine dei quali gli appartamenti diventeranno tre. Per tali lavori ha fruito della deduzione fino ad un massimo di 96.000 euro per ognuno dei due appartamenti preesistenti. Verranno ora effettuati i lavori esterni sulle parti comuni del fabbricato, con un limite di spesa complessivo massimo di 96.000 euro. Si chiede se sia corretto indicare questo costo in un unico rigo del quadro RP, in quanto non esistono condòmini, ma un unico proprietario. Si precisa che non verrà indicato il codice fiscale del condominio in quanto non esistente. Cod. 18
  • Al fine di detrarre il 50% delle spese condominiali in un minicondominio, in assenza di amministratore, è necessario chiedere all’agenzia delle Entrate il codice fiscale? Cod. 22
  • Devo ristrutturare esternamente (coibentazione, tetto, marciapiedi) un immobile composto da 7 appartamenti, tutti di proprietà di un’unica persona: sarò soggetto al limite di spesa di 96.000 euro o posso considerare tale importo per ogni appartamento, quindi 96.000 per 7? Cod. 27
  • Una casa ha due abitazioni, una al piano terra e una al primo piano. Io sono pieno proprietario dell’abitazione al piano terra e nudo proprietario di quella al primo piano (di cui mia madre è usufruttuaria). Servono lavori straordinari, con spese sostenute solo da me, che possono fruire delle detrazioni del 50 e del 65 per cento, inerenti anche alle parti esterne dell’edificio (rifacimento del tetto e realizzazione del “cappotto”). Per la circolare 11/E/2014 siamo di fronte a un condominio “minimo” e occorre chiedere il codice fiscale ed emettere i bonifici intestati al condominio? Parrebbe una complicazione e, data la situazione, attribuirei a una delle due unità le spese relative alle parti esterne, e le detrarrei come proprietario singolo. La presenza di usufrutto e nuda proprietà in una unità e di “piena proprietà” nell’altra (con lo stesso soggetto come proprietario) fa sì che si possano considerare le due abitazioni in «proprietà esclusive diverse» e, quindi, si abbia condominio minimo (Cassazione, 18226/2004)? Cod. 41
  • Vorrei sapere se in un minicondominio, formato da tre appartamenti, con due proprietari, tra l’altro parenti fra loro, per il quale ogni appartamento ha una Dia (dichiarazione di inizio attività) per lavori di ristrutturazione occorre chiedere il codice fiscale per il condominio, come previsto dalla circolare 11/E/2014, per lavori sul tetto, o se questo adempimento può essere omesso. Ci vuole in ogni caso una delibera per la ripartizione delle spese, o la divisione può essere decisa dagli inquilini sulla base degli appartamenti posseduti? Cod. 47
  • L’unico proprietario di un immobile a prevalente destinazione abitativa (composto da negozio al piano terra e abitazione al primo piano) ha diritto alla detrazione del 50% per interventi di manutenzione ordinaria (riparazione del cornicione del tetto con parziale sostituzione dei canali)? Io ritengo di sì, in quanto per il beneficio la legge non parla di parti comuni di edifici condominiali, ma solamente di “parti comuni di edifici”. Qual è il parere dell’esperto? Cod. 53
  • Alla morte di mio padre, ho ereditato la nuda proprietà e i 2/3 di usufrutto di una palazzina composta da tre appartamentini. Uno è occupato da mia madre, che detiene il rimanente 1/3 di usufrutto, oltre al diritto di abitazione. Gli altri due appartamenti sono affittati a canone concordato. Nel 2014 sono stato fatti lavori di ordinaria manutenzione dell’impianto di riscaldamento comune alle tre abitazioni. Non ho mai chiesto il codice fiscale del condominio. Le spese sono state sostenute da mio marito, convivente, con fattura e bonifico a suo nome. Noi viviamo in un’altra zona della città. Chiedo se mio marito può fruire dell’agevolazione del 50% e in che misura. Cod. 81
  • Per una villa con 2 unità abitative in comunione ereditaria (4 comproprietari dell’intero immobile). Non essendo in presenza di “condominio”, ai fini della detrazione del 50% delle spese di ristrutturazione, è necessario richiedere un codice fiscale per lo stesso? Cod. 83
  • Un tale ha acquistato un alloggio facente parte di un fabbricato composto da tre appartamenti. Il venditore, subito prima della vendita, aveva rifatto l’intero tetto fruendo delle relative detrazioni fiscali per risparmio energetico. Il compratore intende realizzare opere di manutenzione straordinaria sull’appartamento acquistato, tra le quali anche altre opere finalizzate al risparmio energetico. Tutte queste opere sono state autorizzate con la stessa Scia presentata dal venditore per il tetto. Vorrei sapere: 1) se per tali opere di risparmio energetico il compratore può fruire dell’intero massimale previsto dalla legge o se deve computare in detrazione di questi una quota degli importi delle opere realizzate dal venditore; 2) se, trattandosi di un fabbricato composto di più appartamenti, ma di due soli proprietari, per le opere che sarebbero condominiali valgono, in materia di massimali, le stesse regole. Cod. 84
  • Sono in corso lavori di manutenzione straordinaria su parti comuni di un mini–condominio (rifacimento del tetto con detrazione Irpef del 50% e realizzazione del cappotto dell’edificio con detrazione del 65 per cento). I proprietari sono quattro, tra cui mio padre, che è incapiente ai fini Irpef. Mia madre, non proprietaria ma convivente con mio padre, effettua i bonifici (per la quota prevista da tabelle millesimali), dal conto cointestato con mio padre, su un conto intestato al condominio (provvisto di codice fiscale). Il rappresentante del condominio (uno dei proprietari) provvede poi al bonifico “fiscale” alle imprese (tenuto conto delle indicazioni della circolare 11/E/2014). La fattura emessa dall’impresa indicherà solo il codice fiscale del condominio. Come fa mia madre a dimostrare di avere sostenuto interamente la spesa rispetto a mio padre proprietario? Quale documento fa fede? Cod. 128
  • Mia sorella e io abbiamo iniziato a ristrutturare un fabbricato composto da due appartamenti. Il fabbricato è a proprietà indivisa, mia e di mia sorella. In altre parole, non solo il tetto e il cortile sono parte comune del fabbricato, ma anche i due appartamenti. Bisogna seguire le recenti interpretazioni sul condominio minimo (richiesta del codice fiscale, intestazione delle fatture al condominio eccetera). Noi, però, ristrutturiamo gli appartamenti ognuno per conto suo, siccome sappiamo già chi prenderà un appartamento e chi l’altro, anche se la divisione verrà fatta dopo la conclusione dei lavori. Secondo la risoluzione 74/E/2014 dell’agenzia delle Entrate, tutti i costi, anche quelli sostenuti per i singoli appartamenti, dovrebbero essere ripartiti tra me e mia sorella al 50 per cento: sarebbe ammissibile una dichiarazione, firmata da me e mia sorella, con la quale ci sia accorda per portare in detrazione i costi effettivamente sostenuti al 100 per cento, ognuno per il proprio alloggio? Cod. 129
  • Sto ristrutturando il tetto della mia abitazione, che è composta, al primo piano, da un appartamento, di cui sono pieno proprietario, al secondo piano da un altro appartamento, di cui ho la sola nuda proprietà, mentre l’usufrutto è di mia suocera. Dovendo ristrutturare anche il tetto, per fruire del recupero fiscale previsto, devo costituire un condominio minimo o posso sostenere tutte le spese io e fruire individualmente dei benefici fiscali? Cod. 167
  • Ho rifatto la copertura (ristrutturazione edilizia) sulla casa di mia proprietà, che comprende tre unità immobiliari, di cui una al piano terra e due al primo piano, con bonifico del 27 giugno 2013. Ho acquistato ora dei mobili per l’unità al piano terra: posso fruire del bonus mobili? Cod. 188
  • Ho rifatto la copertura (ristrutturazione edilizia) sulla casa di mia proprietà, che comprende tre unità immobiliari, di cui una al piano terra e due al primo piano, con bonifico del 27 giugno 2013. Ho acquistato ora dei mobili per l’unità al piano terra: posso fruire del bonus mobili? Cod. 188
  • Nel 2013 ho sostenuto, insieme ad altri tre proprietari, spese riguardanti parti comuni di un condominio minimo, senza codice fiscale. Le spese, ripartite proporzionalmente tra i tre proprietari, sono state fatturate e saldate con bonifici intestati ai singoli titolari. Ognuno riporta in dichiarazione la spesa sostenuta per fruire della detrazione Irpef. Alla luce della risoluzione 74/E del 2015 dell’agenzia delle Entrate, abbiamo la possibilità di sanare, seguendo gli adempimenti indicati o, avendo sostenuto le spese nel 2013, si è esentati poichè la materia non era regolamentata? Per la dichiarazione 2016, relativa al 2015, come ci si deve comportare? Cod. 201
  • E vero che sulla base di una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate, contrariamente a quanto disposto in precedenza, nei condomìni minimi, anche senza codice fiscale, si potranno effettuare interventi edilizi e di riqualificazione energetica su parti comuni, consentendo ai relativi condòmini di beneficiare delle rispettive detrazioni del 50% e del 65 per cento? Cod. 214
  • Sto effettuando lavori di manutenzione straordinaria della mia abitazione, composta da due appartamenti: uno di cui sono pieno proprietario, e l’altro di cui detengo la nuda proprietà. Con riferimento alle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica, vorrei capire se le detrazioni previste sono cumulabili tra loro. In altre parole posso detrarre fino a 153.846,15 euro (per interventi su parti comuni, quali isolamento del tetto e cappotto esterno), sommati a 92.307,69 euro (per interventi sul mio singolo appartamento, quali sostituzione infissi e isolamento pavimenti) e a 46.153,84 euro (per rifacimento della caldaia), per un totale di detrazioni pari a 292.307,68 euro? Oppure il tetto massimo detraibile è definito dal comma 344, ed è,cioè, pari a 153.846,15 euro? Cod. 225
  • Dovranno essere eseguiti lavori diretti al risparmio energetico (valvole e contatori ai termosifoni) per un immobile (intero fabbricato) di proprietà di due persone fisiche e di una società semplice (per il 33% ciascuno). Le spese saranno sostenute al 100% da una sola persona fisica. Al fine dei benefici fiscali del 50% è possibile questo? In caso positivo, quali sono le modalità da osservare per quanto concerne le fatture ed il bonifico bancario (inserimento dei codici fiscali dei tre proprietari e del condominio)? Cod. 228
  • Sono proprietario (indiviso) assieme a mio fratello di un immobile di 2 piani con lastrico solare a parziale copertura dell’edificio. Al piano terra, nello stesso immobile, c’è anche un locale adibito ad esercizio commerciale di proprietà di un terzo. Dovrò procedere ad incisivi lavori di ritrutturazione, in parte relativi alla sola porzione di esclusiva proprietà (con mio fratello), quali, ad esempio, il rifacimento dell’impianto elettrico, il rifacimento di un bagno e delle tubature, e in parte comuni (impermeabilizzazione del lastrico e rifacimento della facciata). Posso fruire delle agevolazioni? Per gli interventi a beneficio anche del terzo proprietario del negozio, posso ripartire in base ai millesimi? Occorre chiedere il codice fiscale dell’immobile? Posso detrarre io tutta la spesa nel caso in cui il terzo proprietario se ne disinteressi? Come faccio a dimostrare la data certa sulla dichiarazione di inizio lavori in caso di accertamento? Cod. 230
  • L’immobile in cui vivo è composto da due unità; la prima è di proprietà della mia compagna, con la quale convivo ma non sono sposato, la seconda è di proprietà di mia madre e io ne sono nudo proprietario. Vorrei effettuare lavori edili per l’isolamento termico e beneficiare delle detrazioni del 65% ma, visto che la mia compagna è incapiente, potrei farmi concedere in comodato l’unità di cui lei è proprietaria e beneficiare per intero della detrazione? Devo per forza richiedere il codice fiscale essendo condominio minimo? Cod. 231
  • Vivo in appartamento all’ultimo piano di un condominio. Vorrei mettere dei pannelli isolanti nel sottotetto, in corrispondenza della mia abitazione e a mie spese, per migliorare la temperatura. Essendo un lavoro su parte comune, ma a beneficio esclusivo del mio appartamento e pagato da me per intero, posso detrarlo (al 50% come ristrutturazione, o al 65% come risparmio energetico, ma solo se ho relazione che attesta certi valori di isolamento post lavori)? Posso pagare io o il bonifico deve farlo il condominio, addebitando a me l’intera spesa e dandomi poi la certificazione per detrarre? Cod. 235

 

Formulaci la tua domanda:

{jcomments on}

VAI SU